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La pettorina alla romana

Di Tiziana Cremesini.

L’estate non è finita, le giornate ci regalano ancora molta luce, e ci permettono di stare all’aperto in compagnia. Fido si rallegra delle lunghe passeggiate che facciamo insieme, non sembra nemmeno lo stesso cane che poi durante l’inverno vive mimetizzato col divano, oppure accanto al termosifone!

Camminiamo lungo la strada solo noi, il nostro cane, ed il guinzaglio che ci unisce.

Quel guinzaglio che diventa una specie di filo invisibile, che ci unisce e ci fa camminare insieme, che sembra far da tramite alle nostre sensazioni, facendole passare da un’estremità all’altra, permettendoci di capire reciprocamente quali siano le intenzioni e i pensieri del compagno.

O almeno, così dovrebbe essere. Fra due amici che sappiano intendersi, per comunicare non c’è bisogno di strattoni e metodi brutali: un cenno della testa, un rapido gesto, un’occhiata dovrebbero essere più che sufficienti.

Per poter costruire un rapporto di intesa e di fiducia, c’è bisogno di armonia e dolcezza nei movimenti, e per tutto questo c’è un unico strumento adatto: la pettorina alla romana.


Conosciuta anche come “modello ad H”, questa pettorina speciale ha due anelli posizionati uno sul torace e l'altro sul tronco, e l'aggancio per il collare a metà della schiena: in questo modo ha il grande vantaggio di non compromettere la postura del cane e di non esercitare pressione in punti critici.

Vediamo meglio quali sono i motivi per cui scegliere la pettorina alla romana.

Motivi comportamentali: il collo.

Dal punto di vista comportamentale l’uso della pettorina ha il grandissimo vantaggio di permettere al cane, anche se al guinzaglio, di mostrare tutti i segnali calmanti in maniera adeguata, e di comunicare correttamente con i cospecifici (della stessa specie) e anche con gli eterospecifici (di altre specie come ad esempio l’uomo).

Il collo, infatti, è una zona importantissima nella comunicazione tra cani. Quando un cane vuole calmarne un altro ad esempio, spesso distoglie lo sguardo o gira di lato la testa: come potrebbe farlo, se trattenuto con il collare?

I cani inoltre usano la presa al collo per procurarsi il rispetto dei loro simili. Se mettiamo al nostro cane il tradizionale collare, creeremo una situazione di disparità: ogni tiro e strattone verrà percepito come un gesto di estrema minaccia.

Senza contare che quando in passeggiata si incontrano altri cani, spesso involontariamente tiriamo indietro il nostro amico Fido per non farlo avvicinare allo sconosciuto ed evitare così una lite. In questo modo lo costringiamo ad alzare la testa e, se indossa una pettorina a X, ad aprire il torace. Entrambi sono atteggiamenti che il cane sconosciuto interpreterà come aggressivi. Un po’ come se vi si avvicinasse uno sconosciuto con testa alta e petto in fuori: non vi sentireste intimoriti? Ecco che invece di evitare una zuffa, involontariamente ne creiamo i presupposti.

La pettorina inoltre, rispetto al collare, influisce anche sul nostro comportamento, e ci stimola ad imparare a comunicare correttamente con il nostro cane attraverso il linguaggio del corpo, che per i nostri amici è il primo canale di comunicazione con noi. Anziché strattonarlo, stategli a fianco e mostrategli con la vostra postura la direzione che avete intenzione di prendere.

Motivi di carattere sanitario: collo e schiena.

Rispetto al collare, la pettorina salvaguarda la delicata zona del collo in cui sono presenti organi importantissimi: la tiroide, la trachea, l’esofago, la laringe. Permette inoltre di evitare pericolosi colpi di frusta nel caso in cui il cane strattoni.

Oltre al collo, questo tipo di pettorina presenta dei vantaggi anche per la schiena: l’aggancio per il guinzaglio si trova al centro del corpo, e quindi anche quando siamo costretti a tirare il cane (ad esempio, per allontanarlo da qualcosa di imprevisto), la pressione viene esercitata in un modo equilibrato, e non causa dolori.

Cosa che non succede ad esempio con le pettorine scapolari (modello a X), che sono le più vendute ma molto meno adatte: passano sotto le ascelle e possono creare irritazione del linfonodi ascellari, oltre che compromettere la postura del cane insegnandogli a restare con i gomiti all'infuori, causando a lungo andare problemi articolari o lussazione della spalla.

Per finire, se avete difficoltà nella gestione del vostro cane al guinzaglio, non tirate: rivolgetevi piuttosto ad un bravo educatore. Basteranno pochi incontri per imparare le regole di base, e Fido sarà presto in grado di portarvi a spasso con molta disinvoltura!

Buona passeggiata!

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