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Di Tiziana Cremesini.

Si racconta che un tempo i merli avessero le piume bianche.

Venne poi un inverno molto freddo e carico di neve: così tanta che non si riusciva a trovare nemmeno una briciola per sfamare i piccoli merli appena nati. Una merla, intirizzita e al tempo stesso preoccupata per i suoi cuccioli, decise per salvarsi di andare a ripararsi accanto ad un comignolo, da cui usciva un tiepido fumo. Rimase lì tre giorni, poi con l’arrivo di febbraio le temperature si alzarono, e la merla riprese il volo e la ricerca di cibo.

Quei tre giorni sul camino avevano però sporcato tutte le sue piume: da allora tutti i merli nacquero con il piumaggio nero, e gli ultimi tre giorni di gennaio vengono chiamati “i giorni della merla”.

Per aiutare gli animali senza casa a superare l’inverno, possiamo fare in modo che nonostante il freddo trovino facilmente del cibo!

Aiutiamoli innanzitutto a trovare un riparo: nel precedente articolo Una casa per l’inverno vengono spiegati tanti facili modi per ospitare uccelli, gatti randagi, ed insetti utili ai nostri orti.

A proposito di gatti randagi, una cuccia non basta. Se siamo a conoscenza di qualche colonia, portiamo loro del cibo, lasciandolo in luogo riparato da neve ed umidità. E ricordiamoci che le colonie feline sono tutelate dalle Legge Quadro n. 281/1991: nessuno può impedire che vi prendiate cura dei mici, come è vietato il loro allontanamento dal loro luogo abituale.

Se i vostri migliori amici sono dei cavalli, date loro fieno a volontà, pastoni tiepidi ricchi di avena, e anche qualche calda tisana: abitudine rara dalle nostre parti, ma molto diffusa in Gran Bretagna. Quando fa freddo i cavalli infatti tendono ad avere meno sete: dovrebbero bere circa 20 litri di acqua al giorno, ma non sempre succede e il rischio che si disidratino è reale. Prendiamo allora l’abitudine di andare a trovarli con un bel thermos: una tazzina per noi, ed una tazzona per loro!

Ricordiamoci poi di tutti gli uccelli, non solo dei merli! Per i più pigri, la soluzione più semplice è di spargere in giardino, sui marciapiedi, sui davanzali, dei cibi semplici come semi di girasole, semi vari come quelli per i canarini, riso soffiato, uvetta passa, arachidi (non cotte), e soprattutto lenticchie: molto nutrienti e golose!

Anziché spargerli, la soluzione migliore sarebbe appenderle ai rami degli alberi: il cibo verrà visto più facilmente e soprattutto gli uccelli non correranno il rischio di diventare vittima di predatori altrettanto affamati.

Senza acquistare mangiatoie, se ne può fare qualcuna artigianalmente: riempiamo di semi una bottiglia di plastica, a cui avremo prima praticato qualche foro ed infilato dei cucchiai (di legno o di plastica) che aiutino il cibo ad uscire, e al tempo stesso fungano da appoggio per gli uccellini.

Per chi invece si destreggia in cucina, ecco una ricetta molto semplice per preparare delle tortine da appendere ai rami:

• Mezzo chilo di farina di frumento per dolci; • Un chilo di farina per polenta di mais giallo; • Mezzo chilo di zucchero; • Un chilo di margarina vegetale; • Aggiungetevi, se volete: uva passa, mele tagliate a cubetti, fichi secchi tagliati a cubetti, semi di girasole, riso crudo, pinoli, riso soffiato (quello per cani).

Mettete tutto in una terrina, tranne la margarina. Mescolate bene per creare un prodotto il più possibile omogeneo. A parte fondete la margarina e poi versatela nella terrina. Mescolate bene e formate piccole tortine a forma di palla. Potete anche legarle con uno spago, ed appenderle ai rami o alle ringhiere della terrazza.

Le tortine vanno somministrate agli uccelli in luoghi non accessibili a cani e gatti, perché appetitose anche per questi ultimi. Possibilmente vanno messe sui davanzali, sopra i tetti, tra i rami degli alberi, ecc. Non appena qualche pettirosso o cinciarella si accorgerà della leccornia non mancheranno le successive scorribande di passeri, storni e merli.

E perché non fare delle pigne ripiene, golose e decorative? Cominciate con il legare le pigne ad un filo, poi spalmatele bene di margarina o burro di arachidi, e rotolatele sui semini prescelti. La stessa cosa può essere fatta in modo ancora più semplice, utilizzando al posto delle pigne un rotolino di cartone, come quelli che ci sono all’interno della carta igienica o della carta assorbente.

Fornendo questo o altri alimenti per uccelli nelle giornate invernali di neve o di gelo, si riduce o si elimina la mortalità dei piccoli passeriformi, che nell'arco di un inverno raggiunge anche il 70% di una sola popolazione.

Vi voglio svelare un “segreto”: se non avete la pazienza o il tempo per preparare le tortine in casa, potete reperirle facilmente anche nei negozi specializzati. Gli uccellini apprezzano di più le cose fatte a mano e con amore, ma senz’altro sapranno accontentarsi anche di una tortina più “industriale”!

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