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Di Tiziana Cremesini.

Si racconta che un tempo i merli avessero le piume bianche.

Venne poi un inverno molto freddo e carico di neve: così tanta che non si riusciva a trovare nemmeno una briciola per sfamare i piccoli merli appena nati. Una merla, intirizzita e al tempo stesso preoccupata per i suoi cuccioli, decise per salvarsi di andare a ripararsi accanto ad un comignolo, da cui usciva un tiepido fumo. Rimase lì tre giorni, poi con l’arrivo di febbraio le temperature si alzarono, e la merla riprese il volo e la ricerca di cibo.

Quei tre giorni sul camino avevano però sporcato tutte le sue piume: da allora tutti i merli nacquero con il piumaggio nero, e gli ultimi tre giorni di gennaio vengono chiamati “i giorni della merla”.

Di Tiziana Cremesini

Tiziana Cremesini
«Da qualche parte oltre l'arcobaleno volano uccelli blu, e i sogni che hai fatto diventano realtà.
C’è una grande strada sull’arcobaleno: parte dalla tua finestra fino ad un luogo dietro il sole, appena più in là della pioggia.
Un giorno esprimerò un desiderio su una stella cadente, mi sveglierò quando le nuvole saranno lontane dietro di me, dove i problemi si fondono come gocce di limone.
E' proprio lì che mi troverai, da qualche parte oltre l'arcobaleno.»
(E.Y. Harburg – Over the rainbow)

Di Tiziana Cremesini.

Nei giorni più freddi, i nostri amici cani e gatti se ne stanno caldi e comodi nelle loro cucce, o sul nostro divano, ma per tutti gli animaletti che vivono liberi all’esterno è un vero momentaccio! Nessuna casa e poco cibo.

Abbiamo il dovere di aiutarli: ci sono tanti modi molto semplici, economici, e che possono al tempo stesso favorire le nostre coltivazioni.

Di Tiziana Cremesini

Troppo bello questo video per non essere condiviso. Troppo sincero, profondo, reale, per non pensarci.

Heidi, una mucca da latte, ha “rilasciato questa intervista” nella speranza di riuscire a smuovere il cuore indurito degli uomini.

“Per favore, vi imploro di pubblicare il nostro colloquio nella vostra rivista, in modo che gli uomini possano apprendere dell’indicibile sofferenza degli animali da macello. E affinchè il loro cuore possa venire toccato.
Forse qualcuno potrà decidere di cambiare le sue abitudini alimentari, e di impegnarsi a favore di noi creature senza nessun diritto.
In questo modo, la mia sofferenza non sarà stata vana.”
(Heidi)

Di Tiziana Cremesini.

OtisAttenzione: articolo dai contenuti molto forti, particolarmente CONSIGLIATI ad un pubblico sensibile. Preparatevi ad una intensa commozione e vere lacrime di gioia!

La seconda possibilità. Così viene affettuosamente chiamata la nuova vita, quella di un animale a cui viene regalato un carrellino fatto su misura.

Incidenti, malattie, età avanzata: tanti sono i motivi che rendono difficile, a volte impossibile, camminare ancora insieme. Quello che molti non sanno, è che anche per i PDM (Pelosi Diversamente Meravigliosi!) esiste una nuova e altrettanto diversa possibilità di zampettare e soprattutto di tornare a vivere.

Se fantasia umana, nuove conoscenze mediche, avveniristiche tecniche chirurgiche, hanno regalato la possibilità di vere e proprie protesi “bioniche” per sostituire gli arti (e non solo!) danneggiati (leggi articolo: Storie di amori disabili), fare questo tipo di interventi non è, purtroppo, sempre possibile.

Di Tiziana Cremesini.

L’estate non è finita, le giornate ci regalano ancora molta luce, e ci permettono di stare all’aperto in compagnia. Fido si rallegra delle lunghe passeggiate che facciamo insieme, non sembra nemmeno lo stesso cane che poi durante l’inverno vive mimetizzato col divano, oppure accanto al termosifone!

Camminiamo lungo la strada solo noi, il nostro cane, ed il guinzaglio che ci unisce.

Quel guinzaglio che diventa una specie di filo invisibile, che ci unisce e ci fa camminare insieme, che sembra far da tramite alle nostre sensazioni, facendole passare da un’estremità all’altra, permettendoci di capire reciprocamente quali siano le intenzioni e i pensieri del compagno.

O almeno, così dovrebbe essere. Fra due amici che sappiano intendersi, per comunicare non c’è bisogno di strattoni e metodi brutali: un cenno della testa, un rapido gesto, un’occhiata dovrebbero essere più che sufficienti.

Per poter costruire un rapporto di intesa e di fiducia, c’è bisogno di armonia e dolcezza nei movimenti, e per tutto questo c’è un unico strumento adatto: la pettorina alla romana.

Di Tiziana Cremesini

Scene di vita quotidiana: quella vissuta dal vostro prosciutto (prima di diventare tale).

Non temete scene cruente: guardatelo senza paura. Il dolore traspare anche senza bisogno di sangue.

Guardatelo, e mentre guardate vorrei che vedeste i loro occhi, la tristezza che li accompagna.
Vorrei che vi fermaste a pensare a quella scrofa ingabbiata che non può raggiungere i suoi figli: pensate se non aveste più la possibilità di toccare i vostri. E’ una procedura normale, negli allevamenti. Il video non lo mostra, ma spesso le gabbie sono così piccole che queste povere mamme non possono nemmeno girarsi.

Di Tiziana Cremesini

WillyMetti un venerdì sera a parlar di nutrie, un modo un po’ insolito per iniziare il fine settimana.
Metti una squadra di esperti appassionati, ognuno dei quali ha le competenze necessarie per portare alla luce un lato diverso di questo argomento spinoso (e peloso).

Il risultato è la scoperta di una nutria "che non ti aspetti", diversa, lontana dai luoghi comuni, vittima dell’inciviltà umana e delle sue comode necessità, tristemente eletta a ruolo di “nutria espiatrice”.


Un argomento in apparenza insolito, certo, ma purtroppo molto attuale, a causa delle ordinanze comunali che autorizzano vere e proprie mattanze nei confronti del roditore: squadre di cacciatori armati (a volte anche nei centri urbani) addetti al “controllo della nutria” (leggi: abbattimento) con licenza di uccidere, utilizzando metodi dolorosi e violenti.


Pare infatti che qualsiasi danno si verifichi a colture, argini, ambiente, la migliore candidata al ruolo di colpevole sia sempre lei, la Terribile Nutria. E se la responsabilità fosse invece da ricercarsi nell’incuranza umana, sempre troppo a corto di iniziative civilmente ed eticamente corrette?


Cominciamo dalle presentazioni: per chi non la conosce, la nutria (detta anche castorino) è un roditore dalle modeste dimensioni, con abitudini fortemente semiacquatiche e simile per certi aspetti al castoro nordamericano e al capibara. Di indole docile, con un’alimentazione prettamente vegetariana, è dotata di una straordinaria capacità di adattamento a diverse condizioni ambientali (plasticità ecologica).

Indirizzo

Sede legale e operativa
Via Brecce - 60025 Loreto (AN)

 

Contatti

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